Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
UN 'ANGOLO' PER RITROVARSI INSIEME
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Il lunedì ha girato la boa della mezzanotte in via Campagnola 17 a Manerba del Garda passando il testimone al giorno che sconvolgerà l’esistenza di Daniele il quale, ignaro di tutto, sta dormendo.
Questa storia affonda le radici nell’inverno di 13 anni fa quando Daniele Benedetti faceva il meccanico di automobili e, nel fine settimana, «seguivo le gare sportive di auto, moto e Kart - racconta - e non solo perché mi piacevano. Adoravo fotografarle».
Mentre i motori erano sempre più performanti nel passare da 0 a 100 in pochi secondi, l’appassionato fotografo amava riportarli da 100 a 0 imbrigliando fulmineo rombi e secondi con la sua ‘macchina del tempo’ in grado di captare il movimento zero.
Poi, 5 anni fa, Daniele ha perso il lavoro e anche la ragazza. Primo tonfo. «Ero a terra, ma avevo il sogno di aprire un negozio e mi sono lanciato».
La bottega di Daniele è diventata in questi anni un punto di riferimento per i fotoclub locali e per i fruitori dei suoi servizi perché c‘è chi usa lo zoom per inquadrare, sparare e uccidere, e chi lo usa con il cuore per donare eternità a un istante.
Tutto bene, fino al secondo tonfo: nelle prime ore di martedì 11 luglio il negozio viene trafugato.
Racconta Daniele: «Ho trovato la porta scardinata. Mi avevano rubato tutto il corredo fotografico e anche le mie macchine da collezione che avevano 80 anni. Mi è caduto il mondo addosso, ero disperato e solo.
Il mio primo pensiero è stato: ‘mollo tutto e chiudo’. Era troppo. Non avevo la forza per tirarmi su».
A seguire sono arrivate schiere di amici-angeli che hanno raggiunto ‘L’angolo della fotografia’ per offrire sostegno e, sul cellulare, Daniele ha ricevuto numerosi messaggi come questo di Martina:
"Farò qualsiasi cosa per darti una mano. Sono grata alla vita per averti come amico e compagno di avventura. Sei speciale. Ti voglio bene”.
Poi, per aiutare il collega amico, Martina Dall’Oglio ha aperto martedì stesso sul web un crowdfunding intitolato “Svaligiato negozio di fotografia” e in 4 giorni ha già raccolto più di 900 euro.
«È stato chiaro fin dal primo istante che aiutare Dani era ciò che dovevo fare - dice Martina - Senza esitazione ho sentito che quella era la soluzione. L’avrebbe aiutato a ricredere nel mondo, ad avere fiducia nell’altro.
Accanto abbiamo persone che vivono la nostra stessa vita. Non siamo soli, mai. Ero sicura che si sarebbe mosso tanto perché Dani è il nostro ‘Angolo della fotografia’».
Ha funzionato. Daniele ha visto scatenarsi le forze del bene e ha deciso di rialzarsi: «Non mollo per tutti coloro che mi stanno aiutando, è la loro forza a sostenermi.
C’è chi mi offre l’attrezzatura in prestito per lavorare, chi mi chiede come sto e se ho bisogno di qualcosa, chi, come Marti, organizza la raccolta fondi.
Non me lo sarei mai aspettato un supporto così. L’assicurazione non coprirà tutto il danno ma, un pezzo alla volta, ricomprerò quel che mi serve per ripartire».
Che bello vedere la forza di quando ci uniamo! La nostra presenza accanto a chi cade è una dolcissima amorevole carezza, forse la carezza di Dio perché, come ”l’evoluzione è la legge della vita e il numero è la legge dell’universo, l’unità - dice Pitagora - è la legge di Dio”.
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