Bianca Brotto

Diffondiamo Bellezza

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PERCHÈ È ANCORA UNA VOLTA PRIMAVERA?

Posted by on in RAGGIUNGERE IL SOGNO
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La primavera esplode sventolando una domanda: i nostri sogni sono pronti a sbocciare o si sono seccati? Che ne è di quei sorrisi di quando eravamo cuccioli capaci di trasformare in gioco un legnetto, un’ombra, un tappeto arrotolato a bordo del quale salpavamo per mari lontani?

Sapevamo sognare e trasformare il sogno in realtà e l’abbiamo fatto finché, nel bel mezzo di una sfida con un brontosauro, per farci ubbidire gli adulti ci hanno detto che il gigantesco rettile non esisteva.

Eppure noi lo vedevamo, ma a furia di sentirci ripetere che non era reale, abbiamo iniziato a pensare che fosse meglio dar loro ragione. È così che il processo di desertificazione del nostro potere creativo ha avuto inizio.

Non potevamo fare diversamente perché avevamo bisogno dell’approvazione dei genitori per sopravvivere e non potevamo nemmeno insegnare loro a creare una diversa realtà perché, immersi fino al collo nella materia, non ne erano più capaci.

Ci siamo quindi adeguati, i loro limiti sono diventati i nostri e, giorno dopo giorno, abbiamo sostituito la gioia di vivere dello spirito con fugaci appagamenti materiali. Ci siamo spenti insieme ai nostri sogni, intrappolandoci con le nostre stesse mani.

Per questo è arrivata ancora una volta la primavera, per insegnarci che per essere liberi di fiorire, cioè di giocare al gioco dei grandi, dobbiamo sostituire i pensieri cupi con pensieri positivi sia per non restare prigionieri delle tristezze esistenziali sia per avere il coraggio di sgomberare le macerie delle nostre disillusioni;

allo scopo abbiamo il cervello, un fedele servitore che ubbidisce ai nostri ordini secernendo ormoni dello stress (cortisolo) se rimuginiamo sui nostri affanni e ormoni della felicità (endorfine) se produciamo pensieri di gratitudine.

Le vediamo le rovine carbonizzate dei nostri sogni infranti? Vogliamo lasciarle lì a esalare fumi putridi abitando in un cimitero desolato o siamo pronti a rimuoverle per far spazio al nuovo?

Liberarci dalle macerie è una nostra scelta, spesso non facile perché richiede mezzi speciali e persone che ci aiutino, ma è primavera anche per questo.

La vita rinasce e noi con lei ogni volta che decidiamo di mettere mano alla nostra mente e, armati di tutti i nostri sensi, scegliamo di riappropriarci del nostro essere creatori di cortisolo o endorfine, brontosauri o fate, rabbia o gratitudine.

Hai notato i fiori che fanno capolino a bordo strada? Guardali bene, stanno ridendo. Ringraziali e creerai felicità. 

La primavera è sbocciata per suscitare sorrisi, riempirci di gratitudine e risvegliare i nostri sogni. D’altronde “perché nasca una prateria bastano un trifoglio, un'ape e un sogno. E se non ci sono le api e il trifoglio, può bastare anche il sogno (E. Dickinson)” che è il primo gradino per raggiungere le stelle.

Non è forse per farci spaziare nelle infinite potenzialità del creato che è ancora una volta primavera?

 

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Amo la vita, sempre, anche quando non la capisco, anche quando soffro, ancor di più quando esplodo di gioia; trovo sia un’avventura straordinaria che si rinnova ogni giorno, al sorgere del sole.


Suono di rado, ma con amore, il pianoforte e canto mentre guido. Non ho tempo per le frequentazioni sterili, ma non guardo l’orologio quando un amico ha bisogno di me; l’amicizia è un dono meraviglioso e mi ha salvato la vita.

Mi piace leggere, lasciarmi rapire dai notturni di Chopin e riempirmi con un bel film.


Adoro il fuoco, la fiamma viva, il calore che mi trasmette. Amo viaggiare e vivere le emozioni della natura, dell’arte e degli incontri inattesi. Quando posso fuggo all’isola d’Elba dove, nell’incedere lento e potente del mare, mi rigenero.



Non mi annoio mai, trovo che il semplice esistere nel presente sia entusiasmante.

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