Succede un mattino alle 6. Ti svegli. Il momento è arrivato. Sai che dovrai lasciare questo mondo. Te l’hanno detto ieri. È ancora buio, fuori. La luce della luna riempie il cielo. Le nuvole cangianti si muovono in una danza lenta.
La scienza ti ha spiegato molte cose sui movimenti della luna e sul suo influenzare la natura e la vita sulla Terra; ti sei riempito di conoscenza, sei riuscito a svicolare dentro e fuori dalle situazioni più varie, fino a ieri, fino alla pronuncia della sentenza.
Adesso non sai più che fartene della cultura come dei tuoi beni perché, in questo infinito smarrimento, ci sei solo tu, e il tuo vagare inebriato da una sensazione nuova: la Vita!
Per la prima volta la senti senza distrazioni mentali, la Vita, e guardi la luna come non l’avevi mai guardata: sembra il sole della notte e non un corpo celeste che brilla di luce riflessa. Sembra te quando non sai Chi sei.
Il cielo è nero, stamattina, ma il bagliore della luna è ovunque, sulle nuvole radiose e sul grande albero che protende il suo braccio ombroso per raggiungerti.
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