Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
SBRIGATI, IL TRENO STA PARTENDO
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Cacciato dalla sua casa di Asti perché non voleva né studiare né lavorare, Renato, sotto l’effetto di un allucinogeno, si ritrova a Palermo. Non ha alcun ricordo né del viaggio né degli ultimi 3 giorni.
È il 1975. Sono 2 anni che vive allo sbando. Non ce la fa più. Decide di seguire l’esempio dell’amico che si è iniettato sotto i suoi occhi un’overdose di morte.
Seduto sulla panchina di un parco cittadino, nota una donna che da un terrazzo sembra salutarlo. Poco dopo un ragazzo lo raggiunge dicendo che la madre lo aspetta a pranzo.
Conciato come solo la strada sa fare, è la prima volta che qualcuno lo invita a casa. Renato accetta.
Accolto con affetto, gli vengono offerti doccia e vestiti puliti. «Che piacere l’acqua sulla pelle - ricorda - Dopo pranzo la donna mi chiede di raccontarle di me. Sono stupito, mio padre non mi ascoltava mai Le dico di Asti e del resto, evitando particolari sconvenienti.
La domanda finale mi coglie impreparato. “E adesso che intenzioni hai?” Non posso certo dirle che ho deciso di farla finita. “Pensavo di andare in India” improvviso. “Perché?”. “Là ci sono guru e santoni, qualcuno mi indicherà la strada”.
La tipa ribatte: “Non ti serve fare tutti quei chilometri per incontrare un maestro. C’è anche qui”. La guardo perplesso.
Lei prosegue. “Stamattina, mentre passavo l’aspirapolvere, una voce mi ha suggerito di uscire sul balcone e di invitarti a pranzo”.
La fisso stupefatto: “Quale voce?” sbotto. E lei, sorridendo: “Gesù. È lui che mi mette in testa certe idee. Gesù ti ama e non ti ha mai perso di vista un attimo”.
Taccio ammutolito pensandola pazza.
La donna si alza, prende dalla borsa una manciata di soldi, me li infila in tasca senza contarli e fa: "Questi non li usi per la droga, ma per prendere il treno e tornare a casa”.
Pochi minuti dopo sono in stazione. Il biglietto Palermo Asti costa 8200 lire. Conto il denaro ricevuto: 8200 lire. Colpo al cuore. “Parte fra 2 minuti, sbrigati” dice il bigliettaio. Non ho tempo per pensarci. Salgo sul treno.
A casa mi accolgono con un abbraccio. Mia madre sviene. Nei giorni a seguire, per conoscere Gesù, mi procuro un Vangelo e inizio a leggerlo. Mio padre vuole che la smetta di perdere tempo con quella “roba” e che trovi un lavoro, ma io non riesco a separarmi da quelle parole che mi scaldano dentro. Per la prima volta mi sento in pace.
Riscaldato da un fuoco interiore che rivoluzionerà la sua esistenza, Renato smetterà di anestetizzarsi per scappare dalla realtà, si sposerà e, con la moglie e le figlie, andrà in India e in altri paesi asiatici per cercare di aiutare chi si è perso sulla via dell’hashish.
Quando Renato, conosciuto tramite l’associazione Pesciolino Rosso, mi ha raccontato questa storia, mi sono interrogata sugli incontri frecce che ci portano alla lezione successiva o ci rimandano a ripetere quella precedente e, soprattutto, sugli incontri del cuore, quelli che ci smuovono nel profondo.
Fra i due scorre il sussurro di un grazie oltre alla libertà di cogliere o ignorare il messaggio che contengono… perché le occasioni di svolta accadono sia ai “servi” sia agli “amici”, ma il cosa farne dipende da noi, da chi scegliamo di essere. Ogni giorno.
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