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I manipolatori

Mentire a se stessi per negare la realtà

– La falsa immagine di sè

Mentire a sé stessi serve a creare una falsa immagine di sé, con il fine di creare una personalità distorta in grado di nascondere nella realtà le azioni corrotte di un individuo. Tutti gli esseri umani vestono una personalità per interagire con le altre persone e con il mondo. Più un uomo è ipocrita con sé stesso più la sua immagine di sé sarà falsata, al contrario se sarà onesto, riuscirà a realizzarsi come individuo e a portare il suo contributo all’umanità. L’onestà con se stesso porta l’individuo a superare i suoi limiti e a crescere, manifestando così tutto il suo essere nel mondo.

L’immagine di sé è creata dal dialogo interiore
In sintesi, il dialogo interiore è quella “voce” che parla nella testa a ogni uomo tutti i giorni, incessantemente. Un uomo consapevole sa che non è i suoi pensieri, ed è in grado di spegnere quel dialogo durante la giornata provando a utilizzare al suo posto il pensiero, osservandolo per scovarne i punti deboli. Questo dialogo, crea la considerazione interna ed esterna dell’uomo ed è la parte umana più facilmente manipolabile, da sé stesso (paradosso) e dagli altri.

Identificandosi in quel dialogo l’uomo incarna quella voce. Nella falsa immagine di sé vi possono essere individui che si sottovalutano o che si sopravvalutano generando delle spirali d’inferiorità o di superiorità nei confronti degli altri. Il risultato è sempre il medesimo, l’uomo rimane bloccato nel suo agire non riuscendo a creare e manifestare il suo volere.

Il mentire a sé stessi è un fattore di sopravvivenza.

Nei casi più gravi é necessario all’uomo mentire a sé stesso per non vedere l’orrore della realtà.

– Un esempio pratico è la violenza sulle donne che spesso danno la colpa a loro stesse per giustificare le azioni violente dei loro partner. In questo caso vi è una totale incapacità d’amarsi e quindi emerge lo stato d’inferiorità nel non riuscire a comprendere l’altro (l’oggetto amato dal quale non ci si vuole separare).

– Nel caso del tradimento continuo, di amicizie, amori o di un qualsiasi altro rapporto vi è una dinamica interna contraria. L’individuo manipola i fatti attraverso il dialogo interiore, giustificandoli e colpevolizzando le persone ferite che si ribellano all’ingiustizia subita, pensando di non essere capito.

– La falsa personalità più pericolosa è quella utilizzata dal manipolatore che riesce a instillare negli altri una visione alterata e distorta del suo agire. Purtroppo l’uomo è troppo abituato a credere alle parole delle persone senza analizzarne i fatti. Un abile manipolatore si mostrerà amorevole, compassionevole e generoso, ma il suo agire sarà meschino e senza pietà nei confronti delle sue vittime, le quali subiranno ogni tipo di torto fino a quando non prenderanno coscienza delle sue false sembianze. In questo caso la falsa immagine di sé viene instillata nella mente degli altri con la funzione di coprire la vera identità del manipolatore.

Nel manipolatore, la parte ombra dell’uomo prende il controllo del suo essere.

Essere onesto con sé stesso è il primo passo di un uomo consapevole verso la riconquista della propria integrità psico-fisico-spirituale. Questo è il punto di partenza per un essere umano in evoluzione.

Da: www.libero-arbitrio.it

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Sai che immagine mi viene in mente in merito ai manipolatori che alterano la loro realtà (e di conseguenza cercano di alterare quella degli altri)?

Per i manipolatori, la loro è LA realtà, loro diventano la falsa immagine di sé, non se ne accorgono più.
Un po’ come quando sei in bagno e non senti più la puzza che hai generato... Dopo un po’ ti abitui e non la senti più...
Fino al giorno in cui qualcuno entra e ti dice: CHE PUZZA CHE C’è QUI !!!

Allora due sono le chances:
pensare che l’altro si sbagli
oppure
aprire la finestra e respirare aria nuova.

Per aprire la finestra serve uno sforzo... Bisogna alzarsi, camminare, girare la maniglia.
Per pensare che l’altro si sbagli, non serve nulla. Basta restare lì dove si è, seduti sul proprio water.

I manipolatori sono talmente convinti della loro realtà, da riuscire spesso a insinuare il dubbio in coloro che entrano nel cesso inducendo costoro a dubitare del proprio olfatto... se ce la fanno, anche costoro non vedranno più la realtà…

Tutto questo succede perché per alcuni è davvero troppo amaro, difficile, doloroso vedere la propria realtà… non hanno il coraggio di diventare coscienti di aver vissuto per anni nel fetore del proprio bagno… e allora è più facile cercare di convincere più persone possibili che quella puzza è la realtà, piuttosto che guardarsi con onestà e ripartire da zero.

Come scritto sopra: Il mentire a sé stessi è un fattore di sopravvivenza. Nei casi più gravi é necessario all’uomo mentire a sé stesso per non vedere l’orrore della propria realtà.

Bianca Brotto