Possibile che un ventenne non trovi niente di interessante in sé da dover indossare l’abito dell’alterato per sentirsi qualcuno o, forse, per scomparire a se stesso?
Da cosa è fatto quel vuoto che il fumo, la droga, l’alcol riempiono?
A parte le cause patologiche o le fratture interiori laceranti che possono portare ad annebbiarsi per sopravvivere alle proprie disgrazie, di chi sono le responsabilità di questo dramma che non solo provoca tragedie stradali e morti innocenti, ma che indebolisce un’intera generazione?
Avevo 25 anni quando sono stata con un gruppo di studenti nella DDR. Ricordo i nostri coetanei tedeschi, ubriachi già di pomeriggio, insultarci; nella Repubblica (per nulla) Democratica Tedesca l’alcol costava pochissimo, mentre il prezzo di un libro, in quanto bene di lusso, era alto.
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