Il lunedì ha girato la boa della mezzanotte in via Campagnola 17 a Manerba del Garda passando il testimone al giorno che sconvolgerà l’esistenza di Daniele il quale, ignaro di tutto, sta dormendo.
Questa storia affonda le radici nell’inverno di 13 anni fa quando Daniele Benedetti faceva il meccanico di automobili e, nel fine settimana, «seguivo le gare sportive di auto, moto e Kart - racconta - e non solo perché mi piacevano. Adoravo fotografarle».
Mentre i motori erano sempre più performanti nel passare da 0 a 100 in pochi secondi, l’appassionato fotografo amava riportarli da 100 a 0 imbrigliando fulmineo rombi e secondi con la sua ‘macchina del tempo’ in grado di captare il movimento zero.
Poi, 5 anni fa, Daniele ha perso il lavoro e anche la ragazza. Primo tonfo. «Ero a terra, ma avevo il sogno di aprire un negozio e mi sono lanciato».
La bottega di Daniele è diventata in questi anni un punto di riferimento per i fotoclub locali e per i fruitori dei suoi servizi perché c‘è chi usa lo zoom per inquadrare, sparare e uccidere, e chi lo usa con il cuore per donare eternità a un istante.
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