C’è sempre un momento dal quale tutto ha origine. Talvolta è una voce che ti si compone dentro, altre un silenzio profondo. In quel frangente immobile di tempo, senti che niente sarà più come prima. È più che una convinzione, è una forza che si impossessa di te e che ti dice «Fai qualcosa!»
Scendi in garage. La tua vecchia Vespa è ancora lì che ti aspetta, è una 125, la guardi con amore mentre uno scoppio di gioia ti esplode dentro. Partirai! Magari a bordo di una Vespa più potente, ma partirai, perché sei pronto a mollare le tue certezze professionali ed economiche, così come le abitudini, le comodità e le relazioni prive di autenticità.
Sono 35 anni che lavori e te ne mancano 10 per andare in pensione, ma non ne puoi più di quel latente senso di insoddisfazione. Questa vita fatta di corse e di burocrazia è un vortice che ti trascina sempre più giù e tu continui a sprecare l’unica risorsa non recuperabile che hai: il tempo.
Cosa aspetti? Di essere vecchio per godertelo?
C’è un mappamondo impolverato sulla mensola, l’avevi regalato a tuo figlio. Lo sfiori con la mano, il tuo dito si appoggia sulla tua città, Conegliano (TV), e poi si muove disegnando una linea che solca la polvere mentre attraversa Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Turchia, Iran, Pakistan, India e approda in Nepal.
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