Bianca Brotto

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FORTUITI MA PREZIOSI INCONTRI DI STRAORDINARIA ORDINARIETÀ

Inviato da il in RAGGIUNGERE IL SOGNO
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Sono due le cose che Eva non fa: elargire elemosina e permettere alle persone, in particolar modo se sconosciute, di avvicinarsi troppo a lei.

Per questo ha di che stupirsi Eva quando, alla richiesta di denaro del mendicante incontrato in un torrido pomeriggio di luglio nel piazzale del supermercato, invece che denegare borbotta: «Quando esco te li do».

La donna entra nel supermercato e, mentre fa la spesa, continua a pensarci. È turbata. Perché non ha ignorato l’homeless come d’abitudine?

Forse perché non si tratta del solito zingaro che piantona la zona carrelli, rimugina fra sé e sé, ma di un tedesco con le pomelle rosse e una bicicletta verde flou nuova di pacca con attaccato un rimorchio di quelli per portare i bambini che, in questo caso, contiene tutti gli averi dell’uomo.

Mezz’ora dopo Eva esce con il carrello pieno di spesa e si avvicina al mendicante per consegnargli due euro.

Lui è un tipo sulla cinquantina, indossa una maglietta a maniche corte grigia scura che aderisce al ventre rigonfio (il tipico Bierbauch, pancia da birra, teutonico), pantaloncini gialli, calze scure contenitive lunghe fino a metà polpaccio e scarpe da ginnastica sfondate.

Al collo ha un coperchio bianco di plastica con la scritta «money for food», soldi per il cibo. Il suo sguardo è malinconico, ma al contempo velato da un filo di felicità e speranza.

Nel consegnargli il denaro gli occhi di Eva incrociano lo sguardo azzurro verde del tedesco che, allargando le guance rosse in un sorriso, spalanca le braccia e d’impulso la stringe a sé. Non solo: prima di sciogliere la presa le schiocca anche un bacio sulla guancia, proprio a Eva che non sopporta l’invasione altrui del proprio spazio prossemico!

La donna è sconvolta. Perché si è lasciata abbracciare e baciare da un barbone?

E perché l’uomo non puzzava affatto nonostante fosse in bicicletta sotto la canicola estiva?

Prima che la valanga di pensieri trovi una via di fuga, il mendicante le sorride e, toccandosi la barba incolta, dice: «Ich werde dir dieses Geld zurückgeben». Vedendo lo sguardo smarrito di Eva, l’uomo tenta un mimo e qualche parola in italiano: «Io poi ridare te soldi indietro».

Eva si allontana con gli occhi gonfi di lacrime e la pelle d’oca; perché quell’emozione così forte, improvvisa, intimamente sconvolgente?

Per tutto il pomeriggio la scena le torna in mente e più succede, più non si capacita della commozione che dal profondo continua a sgorgarle dentro.

E poi perché si sente profondamente tranquilla, come se l’uomo le avesse comunicato che tutto sarebbe andato per il meglio nella sua vita?

Il giorno dopo Eva è ancora nello stesso piazzale del supermercato, questa volta di primo mattino per prendere un caffè al bar. Nel varcare la soglia i suoi occhi non credono a quello che vedono: proprio davanti a lei, sul pavimento appena lavato, c’è una moneta da due euro.

«Io poi ridare soldi te indietro» aveva detto l’uomo.

Ancora incredula, Eva va al lavoro dove trova una mancia da venti euro lasciatale da clienti sconosciuti. «Non solo me li ha restituiti, ma ha abbondato» pensa attonita mentre gocce d’emozione le rigano il volto e la pace è tutto quello che c’è.  

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Amo la vita, sempre, anche quando non la capisco, anche quando soffro, ancor di più quando esplodo di gioia; trovo sia un’avventura straordinaria che si rinnova ogni giorno, al sorgere del sole.


Suono di rado, ma con amore, il pianoforte e canto mentre guido. Non ho tempo per le frequentazioni sterili, ma non guardo l’orologio quando un amico ha bisogno di me; l’amicizia è un dono meraviglioso e mi ha salvato la vita.

Mi piace leggere, lasciarmi rapire dai notturni di Chopin e riempirmi con un bel film.


Adoro il fuoco, la fiamma viva, il calore che mi trasmette. Amo viaggiare e vivere le emozioni della natura, dell’arte e degli incontri inattesi. Quando posso fuggo all’isola d’Elba dove, nell’incedere lento e potente del mare, mi rigenero.



Non mi annoio mai, trovo che il semplice esistere nel presente sia entusiasmante.

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