L’avete mai sentito, negli armadi rigonfi, il borbottio dei capi imprigionati da anni che si zittisce quando aprite le ante per scegliere il solito look?
Eppure la natura si sta rinnovando e anche noi siamo chiamati ad ‘autunnarci’, cioè a imitare le fronde che, nel loro mutare, ci mostrano la necessità della metamorfosi (meta- ‘oltre’, morphé ‘forma’).
La nostra risposta? “Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (Ungaretti)” ma invece di lasciar andare il vestiario che non ci racconta più niente, cerchiamo di incollare gli abiti secchi ai rami-appendino aggrappandoci a una moltitudine di capi appassiti.
Forse è per questo che mi ha così colpito l’energia travolgente del caschetto biondo di Silvia Bianchini che, a bordo del suo camper-sartoria, arriva da noi e ci aiuta in un lavoro profondo che va oltre l’affrancarci dall’abbigliamento che non ci rappresenta più.
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