Bianca Brotto

Diffondiamo Bellezza

  • Home
    Home Questo è dove potete trovare tutti i post del blog in tutto il sito.
  • Tags
    Tags Consente di visualizzare un elenco di tag che sono stati utilizzati nel blog.
  • Bloggers
    Bloggers Cerca il tuo blogger preferito da questo sito.

METTETEVI COMODI E ASCOLTATE VOI STESSI

Inviato da il in VIVERE CON PASSIONE
  • Dimensione carattere: Maggiore Minore
  • Visite: 465
  • 0 Commenti
  • Iscriviti a questo post
  • Stampa

Il concerto sta per iniziare. Titolo: Tutte le sfumature della tristezza. Lei, Paola Volpi (violino) ha 18 anni, la stessa età delle centinaia di ragazzi che riempiono l’Auditorium dell’Istituto Battisti di Salò.

Lui, Matteo Perlin (pianoforte), ne ha 21. Paola a giugno conseguirà il diploma al liceo e un mese dopo la laurea al conservatorio. Matteo quest’anno si laureerà in pianoforte e nel suo sogno: direzione d’orchestra.

Sul palco a presentarli c’è il presidente dell’Associazione ‘Amici della Musica’ Bruno Marelli che, con il programma in mano che prevede pezzi di Brahms, Bruni e Falloni, si chiede: “La musica è ottima, ma i ragazzi sapranno apprezzarla? C’è una distanza abissale tra le vette di creatività e virtuosismo che stanno per ascoltare e le loro canzoni abituali. Devo prepararli”.

Bruno inforca il microfono: «Ragazzi, per voi questa è un'occasione per ascoltare qualcosa di straordinario, oltre che per saltare due ore di scuola». Applauso. «Per quanti quello di stamattina, quest’anno, è il primo concerto di musica classica?» Forte brusio e mani quasi tutte alzate. 

«Non c’è alcun giudizio - precisa Bruno - va bene che ognuno segua le proprie passioni, come del resto i vostri coetanei che suoneranno tra poco. Oggi vi farete un’idea di cosa sia la musica classica. Vi suggerisco di non pensare alle note, ma di sentire l’effetto che producono in voi. Mettetevi comodi, se credete chiudete gli occhi. Soprattutto ascoltate voi stessi».

«Per tutta la durata dell’esibizione - continua Bruno - il silenzio è stato totale, ma la vera sorpresa doveva ancora arrivare quando, alla fine, ho dato spazio alle domande.

“Qual è stato il momento in cui avete deciso di studiare musica?” Per Paola è successo a 7 anni, ad un saggio di bambine che suonavano il violino.

Matteo aveva 3 anni; era il 1° gennaio e, sentendo in televisione il concerto di Vienna diretto da Zubin Mehta, è corso in cucina a rubare il mestolo alla nonna per tornare davanti al televisore e mimare per tutto il tempo i gesti del direttore d’orchestra.

Le mani continuano ad alzarsi, in risposta i giovanissimi talenti raccontano speranze, difficoltà, entusiasmi che, in ambito diverso, sono le stesse dei nostri ragazzi. Poi il bis. Nella sala il silenzio si trasforma in muta vibrazione di emozioni che fa alzare l’intera platea nell’ultimo interminabile applauso.

Il concerto è finito. Gli studenti escono. Sorpresi, emozionati, felici, Bruno, gli insegnanti e l'assessore Marcella Merigo, anima creatrice di questo concerto, li osservano. «I ragazzi sanno cogliere molto più di quanto pensiamo - commentano - Sono energia pura e viva, anche se per la maggior parte del tempo silenziosa.

Ci vorrebbero più occasioni di musica e di teatro per dar loro un’alternativa al rumore di fondo che li bombarda ogni giorno e per risvegliare l’entusiasmo che si manifesta in tutta la sua bellezza quando qualcosa di autentico lo accende».

È così. Teatro e buona musica sono scuole di emozione e strumenti salvifici che raffinano l’animo. Facciamoli entrare sempre più nelle scuole e nelle nostre vite perché siamo diamanti grezzi che, senza clivaggio, si inaridiscono e finiscono per venir calpestati come sassi qualsiasi.

-------------

Immagine: Matteo Perlin e Paola Volpi

 

  
LIBRO RACCOLTA ARTICOLI 2020 - 2023

#26ottobre2024
#GiornaleDiBrescia

LINK ALTRI ARTICOLI

0

Amo la vita, sempre, anche quando non la capisco, anche quando soffro, ancor di più quando esplodo di gioia; trovo sia un’avventura straordinaria che si rinnova ogni giorno, al sorgere del sole.


Suono di rado, ma con amore, il pianoforte e canto mentre guido. Non ho tempo per le frequentazioni sterili, ma non guardo l’orologio quando un amico ha bisogno di me; l’amicizia è un dono meraviglioso e mi ha salvato la vita.

Mi piace leggere, lasciarmi rapire dai notturni di Chopin e riempirmi con un bel film.


Adoro il fuoco, la fiamma viva, il calore che mi trasmette. Amo viaggiare e vivere le emozioni della natura, dell’arte e degli incontri inattesi. Quando posso fuggo all’isola d’Elba dove, nell’incedere lento e potente del mare, mi rigenero.



Non mi annoio mai, trovo che il semplice esistere nel presente sia entusiasmante.

Commenti

  • Nessun commento ancora fatto. Sii il primo a inserire un commento

Lascia il tuo commento

Ospite
Ospite Sabato, 07 Dicembre 2024