Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
SIAMO PIU' TENACI DI QUANTO PENSIAMO
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La porta dello psicologo è spalancata quando sull’uscio compare una titubante biondina con la gonna corta e il sospetto addosso. L’uomo si alza dalla scrivania per andarle incontro con un sorriso che si fa spazio fra i peli ordinati della barba solo in apparenza incolta.
«Si sieda» le dice mentre chiude la porta.
Lisa si gira sulla difensiva con le braccia conserte: «Non mi va di stendermi».
«Ho detto si sieda» afferma lui accomodante e ben accomodato in un impeccabile abito grigio scuro con cravatta blu.
«Come mai è qui?» esordisce lo psicoterapeuta.
«Beh, di recente… sembra… - balbetta la ragazza prima che la pentola a pressione che le bolle dentro emetta il fischio finale - scusi, vado via perché questa è una cosa stupida - si alza - non che questa sia una cosa stupida ma, volevo dire - si allontana sulle spine - grazie della comprensione - conclude scappando verso la porta e aprendola con un sospiro di sollievo.
Poi si volta - Senta, posso farle solo una domanda stupida?»
«Non sono mai stupide» ribatte lui tranquillo mentre lei continua: «Mi stavo chiedendo se esista una cosa in generale che per lei negli anni si è rivelata vera per aiutare chiunque, in qualunque situazione».
«Sì, io direi: capisci quello che vuoi e impara a chiederlo apertamente».
Questa scena del film “Come lo sai” si chiude con le parole di Lisa: «Sono due cose molto difficili» e quelle del terapeuta: «Sì, ma lei è venuta qui ed è stato difficile, e se ne va subito, anche questo è difficile, quindi è più tenace di quanto non pensi adesso».
La commedia non mi ha colpito, ma il fatto che lui veda coraggio laddove lei percepisce debolezza, sì.
Che sia questo il punto? Saper vedere l’altro lato della medaglia?
In ogni apparente sconfitta della nostra persona/maschera si nasconde sempre un trionfo, su un altro piano, e forse è proprio per cogliere questa dimensione di ‘vittoria’ che è importante imparare a ‘soccombere’.
Se stiamo parlando di due facce della stessa medaglia, infatti, chi vince e chi perde? Il valore di una moneta non cambia se la usiamo da un lato o dall’altro, ma l’intera esistenza si rivoluziona quando percepiamo che dietro ogni fragilità esiste un punto di forza. E viceversa.
La scelta quotidiana fra auto-flagellarci di giudizi o ricoprirci di complimenti è il crinale che delimita la conclusione emotiva di Lisa (e di ognuno di noi): “Ho fallito dallo psicologo” o “Che fegato ho avuto ad affrontarlo”.
Il fatto che la meccanica quantistica, con l’esperimento della doppia fenditura, abbia dimostrato che non esiste una realtà oggettiva perché gli elettroni si comportano diversamente a seconda che vengano o meno osservati, spalanca nuovi orizzonti
e ci mostra come la linea di demarcazione, tra un versante e l’altro di ogni evento, stia nei nostri occhi o, meglio, nella Consapevolezza Regista della nostra telecamera oculare che inquadra le scene quotidiane.
Come "un albero (quantistico) che cade nella foresta fa un rumore diverso a seconda di chi lo ascolta e di come lo ascolta”, allo stesso modo la nostra vita sarà melodia o baccano e noi direttori d’orchestra o esasperati fuggiaschi.
Di certo, al pari di Lisa, siamo più tenaci di quanto pensiamo. Quindi, che musica sia!
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#26novembre2022
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