«Ho sparlato di un tale, inventandomi falsità». Il Don è perplesso; la donna seduta davanti a lui sta confessando per l’ennesima volta il peccato di calunnia.
Per aiutarla il sacerdote le ordina di comprare una gallina morta, ma con le penne. «Che penitenza sarebbe? E cosa c’entra la gallina?» irrompe lei.
Don Filippo Neri soggiunge: «Ascoltatemi con attenzione: non si tratta solo di comprare la gallina, ma di portarmela spennandola per le strade di Roma. Poi vi dirò cosa fare».
La penitente ubbidisce, si procura la gallina e la spenna mentre cammina.
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