Bianca Brotto

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ACCUMULÒ SENZA ACCORGERSI DEL CREATO

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Il business plan si chiamava “Scommetti su di me” e l’aveva creato Marco, un ragazzino di 13 anni, per proporre ai suoi compaesani un piano che dimostrasse, numeri alla mano, quanto avrebbe reso loro investire sulla sua formazione.

Il tredicenne di umili origini non voleva, infatti, fermarsi alla scuola dell’obbligo (che nel 1962 prevedeva la terza media), ma proseguire gli studi fino all’università trasferendosi a 80 km di distanza in un rinomato collegio.

Dopo tutto che Marco fosse bravissimo a scuola lo sapevano anche i muri grazie a sua madre che, dalla bottega del paese, tra salami nostrani e bottiglie di latte, pontificava a raffica i successi scolastici del figlio.

 «Come sai che farai i soldi?» chiese a Marco il fruttivendolo al quale il ragazzino aveva appena illustrato il piano. «A scuola sono il migliore, ho letto quasi tutti i libri della biblioteca e parlo bene l’inglese e il latino» rispose sicuro Marco.

«Non perdere tempo - commentò la moglie del negoziante mettendo in mano al consorte una cassetta di mele - che a parlantina, quello, non lo batte nessuno».

Un forestiero appena entrato per fare acquisti, incuriosito chiese a Marco di mostrargli il business plan. Il giovane dispiegò velocemente il foglio ma poi, notando le scarpe consunte dell’uomo, tagliò corto e se ne andò. Anche Marco, al pari della fruttivendola, non aveva tempo da perdere.

Scommetti su di me” ebbe successo solo come barzelletta del paese, ma la dea bendata bussò per altre vie alla porta del ragazzo recapitandogli, per mano del famoso collegio cittadino, una borsa di studio che avrebbe coperto, per meriti scolastici, l’intero percorso liceale e universitario, spese annesse incluse.

Marco raggiunse il traguardo che si era prefissato e fece fortuna. Un giorno fu chiamato a tenere un discorso al liceo dove aveva studiato.

Dopo aver raccontato la sua storia, concluse dicendo: «Non sprecate tempo con chi non ha niente da darvi. Contate sulle vostre forze. Evitate i nullatenenti. Frequentate gente di livello. Io sono stato deriso e non ho ricevuto aiuti da nessuno, ma facendo tesoro di queste regole, sono arrivato fin qui».

Uno studente chiese: «Lei ha studiato dai gesuiti; che ruolo ha avuto Dio nella sua storia?»

«Tu non sai quanto l’ho pregato, Dio, mentre cercavo denaro, e quanto l’ho maledetto ogni volta che, annientato dalla solitudine, mi addormentavo piangendo lacrime di rabbia. Poi non ho più perso tempo con Lui e mi sono concentrato sulla mia caparbietà». 

In fondo alla sala un anziano osservava il frutto segreto del suo cospicuo investimento ricordandosi, con il sorriso sulle labbra, di quel ragazzetto che dal fruttivendolo non aveva avuto tempo per lui, e per le sue calzature logore. 

Negli anni Marco calpestò il suolo di diversi paesi, accumulò molti beni e frequentò gente con le scarpe lucide ma, nel suo intimo, non smise mai di sentirsi solo; eppure, mentre lui correva, il suo benefattore invecchiava sereno, i viali delle città continuavano a regalargli abbracci frondosi, il sole a inviargli tepore, e le stelle sorrisi.

L’intera Creazione non smise per un solo istante di prendersi cura di lui ma l’imprenditore, nel suo trafelato e solitario accumulare, non ebbe mai il tempo per accorgersene.

 

#13novembre2021
#GiornaleDiBrescia

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Amo la vita, sempre, anche quando non la capisco, anche quando soffro, ancor di più quando esplodo di gioia; trovo sia un’avventura straordinaria che si rinnova ogni giorno, al sorgere del sole.


Suono di rado, ma con amore, il pianoforte e canto mentre guido. Non ho tempo per le frequentazioni sterili, ma non guardo l’orologio quando un amico ha bisogno di me; l’amicizia è un dono meraviglioso e mi ha salvato la vita.

Mi piace leggere, lasciarmi rapire dai notturni di Chopin e riempirmi con un bel film.


Adoro il fuoco, la fiamma viva, il calore che mi trasmette. Amo viaggiare e vivere le emozioni della natura, dell’arte e degli incontri inattesi. Quando posso fuggo all’isola d’Elba dove, nell’incedere lento e potente del mare, mi rigenero.



Non mi annoio mai, trovo che il semplice esistere nel presente sia entusiasmante.

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Guest Thursday, 24 April 2025