Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
IL FORZIERE DEI RICORDI FELICI
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Non è un risveglio uguale agli altri, questo, per Sonia che oggi festeggia 65 primavere. La donna, oltre a incontrare per pranzo i suoi cari, si regalerà un caffé con Carla, ma non di primo mattino.
L’amica di sempre, infatti, a quell’ora accompagna il marito al mercato dell’antiquariato di Roncadelle. Mentre Sonia indugia in questi pensieri, Carla e Gianni stanno già girovagando fra le bancarelle del tempo che fu dove l’uomo trova sempre qualcosa di interessante.
Quel giorno sono alcune fotografie ad attrarre la sua attenzione; le scova in una scatola di cartone, ritraggono persone nate nei primi decenni del secolo scorso. Gianni osserva quei volti estinti, i loro occhi sembrano fissarlo. Istintivamente ne sceglie alcuni.
Trovo curioso desiderare immagini di persone sconosciute e intrigante scoprire che nessuno di quei volti si ritroverà per caso fra le mani di chi li ha acquistati.
Tornando da Roncadelle, Carla chiama Sonia per gli auguri e si danno appuntamento in un bar per il rituale caffè celebrativo.
Le chiacchiere fra i tre fluiscono con la leggerezza propria di quando ci si conosce da sempre e, il problema di cosa dire, non si pone perché intimità e confidenza fanno da regia a un flusso di parole che, a riassumerle, diventano una sola: amicizia.
Gianni è entusiasta delle fotografie appena acquistate al punto da andare a prenderle in auto per mostrarle a Sonia e “Badaum!”, la fantasia dell’esistenza esplode quando la donna, sfogliando quegli spezzoni di tempo, esclama: «Questa è mia madre!»
«Fa vedere!» interviene Carla. «Guarda, è davanti alla casa dei Miccioli! Avrà avuto quattordici quindici anni» dice indicando con il dito una ragazzina con i capelli ricci raccolti in un fiocco. Per dare un nome agli altri volti la festeggiata chiama la sorella e insieme ricostruiscono il quadro. Sonia ha il cuore a mille: non poteva ricevere regalo di compleanno più originale ed emozionante.
Con la foto donatale da Gianni fra le dita Sonia, dopo essersi fatta spiegare la localizzazione della bancarella, parte subito alla volta di Roncadelle dove troverà un paio di altri scatti che ritraggono sua madre.
È quando la vita ci delizia con questi gesti che dobbiamo aprire il forziere dei ricordi belli e riporli ordinatamente perché le frustate, finché abbiamo il privilegio di essere in vita, arriveranno sempre, così come le sorprese piacevoli.
La domanda è: siamo pronti a cogliere le carezze o siamo troppo distratti dai nostri pensieri contorti e talvolta distorti? Comunque vada, quando qualcosa ci opprime dentro, apriamolo e soprattutto usiamolo il forziere dei ricordi.
Una tecnica antica ci insegna come fare: mettiamo una mano sul cuore, immaginiamolo respirare e richiamiamo con tutti i sensi in quell’area pulsante alcune memorie serene. Funziona! Il forziere è una riserva di felicità sempre a nostra disposizione.
Immagazzinare e tener rispolverate le immagini gioiose può aiutarci a vedere la “Bellezza nel Quotidiano” per coglierne ogni carezza, un passo alla volta, un giorno alla volta, un respiro alla volta… finché c’è vita.
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