Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
STRAPPARSI DI DOSSO EDERA E CONVENZIONI
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Mi coglie di sorpresa il dialogo di Benedetto con il grande faggio preoccupato per l’edera che opprime il bosco. L’albero sussurra: «Alcuni fratelli sono soffocati al punto da non essere più riconoscibili».
Il ventiquattrenne riflette: «Non siete i soli - afferma - l’edera che si abbarbica sulle vostre cortecce cresce anche su noi umani; nel nostro caso è rappresentata dalle convenzioni familiari e sociali che stringono e co-stringono la nostra essenza individuale».
Il ragazzo decide di aiutare i verdi amici recidendo i vegetali parassiti che infestano i loro tronchi. La gratitudine del faggio si fa parola: «Il tempo che dedicherai a strappare l’edera dai miei compagni lo dedicherai a te stesso concedendoti il tempo di sentirti» perché liberare gli altri è il punto di partenza per vedere le proprie costrizioni, quelle che lentamente ci immobilizzano.
Benedetto Magri, insieme a Sofia Mazzola, Patrizia Chirola, Sabrina Galli e Carlotta Bontempi, ha organizzato una mostra per far comprendere, con l’utilizzo della fotografia, della scultura, del colore, della parola e della musica, che esistono condizionamenti interiori che, come edere avvinghiate alla pelle, ci influenzano nelle azioni di ogni giorno.
D’altronde l’abbiamo provato tutti il fastidio di una benda troppo stretta e Benedetto, con determinazione e occhi limpidi sprofondati di cielo, si serve dell’arte per mettere in scena, insieme agli altri artisti, il sollievo di toglierci di dosso ciò che non ci appartiene.
Il progetto globale si chiama ‘Essenza Comune’ e ha lo scopo di aiutarci a godere appieno di tutte le nostre potenzialità;
«L’anno scorso ho organizzato la mostra sui segnali deboli, quelli che l’essere umano, per crescere e orientarsi nella complessità del mondo, deve percepire per vedere un po’ più di realtà - racconta Benedetto -
e l’anno prossimo ce ne sarà un’altra a Londra per imparare ad amarsi, cioè a verbalizzare sempre ciò che si prova senza paura del giudizio altrui».
L’esposizione di venerdì 19 luglio 2024 dal titolo “Scavare sotto le apparenze alla ricerca dell’essenza”, aperta un giorno e solo dalle 20 alle 23.45, avrà luogo in uno spazio suggestivo immerso nella natura a Puegnago del Garda (Frazione Mura via degli Orti 8)
presso la Fondazione Leonesio che, oltre a promuovere progetti di giovani artisti, ospita iniziative socio-culturali, eventi legati alle arti performative e mostre d’arte contemporanea.
Nell’incontrare Benedetto mi sono detta: questo treno lungo solo quattro ore non è da perdere perché i convogli passano, ma è solo quando abbiamo la prontezza di salire a bordo che iniziamo a muoverci, a cogliere la presenza dei parassiti interiori ed esteriori e, magari, a decidere di estirparli «per riuscire a esprimere la nostra essenza - conclude Benedetto - e, di conseguenza, il nostro valore».
E noi? Siamo attaccabili dal bisogno-edera di compagnia e riconoscimento altrui o siamo fortezze lisce e in-attaccabili che svettano brillanti illuminate dall’Amore supremo che dona pura libertà?
Qualsiasi sia la risposta, iniziamo a strappare dagli alberi le piante infestanti che li soffocano perché il nostro cuore batterà di certo rintocchi più leggeri. Il resto ce lo dirà il bosco.
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