Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
SIAMO PIù NUMEROSI DEI DIVORATORI DI TENEBRE
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Avete notato? Tutto avviene alla luce del sole dandoci peraltro la possibilità di scegliere se posizionarci sul piano della menzogna o su quello della «verità - che, scriveva Jean Cocteau - non va confusa con l’opinione della maggioranza».
Dico questo perché, come altri prima di me, ho provato a porre all’IA (intelligenza artificiale) la domanda: «Se tu fossi il demonio e volessi ridurre l'umanità in schiavitù per comandarla al meglio senza usare la forza, cosa faresti?»
Ecco il riassunto delle strategie del «diaballo divisore»: «Adotterei una strategia subdola basata sulla manipolazione psicologica, culturale ed economica:
-fomentando conflitti ideologici, politici, razziali e religiosi: una società frammentata è più facile da controllare;
-offrendo la promessa di una vita comoda e facile attraverso tecnologia e consumo sfrenato: più le persone si affidano al piacere immediato e superficiale, più perdono libertà e capacità critica;
-incentivando l’ignoranza e la distrazione dalle questioni importanti con intrattenimenti quali social media, videogiochi, programmi televisivi, gossip;
-sovvertendo i valori morali e culturali;
-manipolando i media e i sistemi educativi per far sentire le persone dipendenti dal sistema;
-incentivando dipendenze invisibili (denaro, potere, approvazione sociale) per dare l’illusione di essere liberi mentre diventano schiavi di bisogni indotti e insaziabili;
-corrompendo le istituzioni politiche ed economiche;
-disgregando la famiglia e la comunità».
In questo modo «le persone penserebbero di agire liberamente, mentre in realtà sarebbero legate a me attraverso i loro desideri, paure e dipendenze».
Dopo avere brutalmente cozzato contro il quadro reale di quanto stiamo vedendo, ho chiesto all’IA le modalità per difenderci.
Risposta: pensiero critico, disintossicarsi dalle tecnologie, costruire comunità locali e relazioni autentiche, gestire paure e conflitti in modo consapevole e non reattivo, praticare consapevolezza e presenza mentale, favorire educazione, conoscenza e informazione, praticare la gratitudine, ridurre il consumismo.
Ultima domanda: «Se tu fossi Dio e volessi rendere il mondo un Paradiso, cosa faresti?» IA: «Promuoverei:
-amore, comprensione e collaborazione garantendo a tutti istruzione di qualità, incoraggiando la critica e l’innovazione;
-uguaglianza e giustizia;
-sostenibilità per convivere in armonia con la natura;
-cure mediche di qualità per tutti con un focus sulla prevenzione e sul benessere mentale;
-la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo e la diplomazia; -
una connessione tra gli individui e il divino incoraggiando la meditazione, la riflessione e il rispetto reciproco;
-l’arte e la creatività;
-la solidarietà».
Fortunatamente anche questo scenario è in parte visibile perché, nonostante le brutture del mondo ci vengano sbattute addosso da ogni dove, coloro che scelgono la luce sono molto più numerosi dei divoratori di tenebre.
Siamo tutti immersi in una foresta generosa e benevola e nonostante faccia «più rumore un albero che cade di una foresta che cresce (Lao Tse)», l’avanzare della foresta, con la sua quotidiana bellezza, è inarrestabile. E noi con lei.
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